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1、Rke 1/201671 I “Command Set” RX, TX e accessori di Angelo Contini I2ACCdi Angelo Contini I2ACCdi Angelo Contini I2ACC SURPLUSSURPLUSSURPLUS T ra gli apparati radio sur- plus pi comuni e pi co- nosciuti possiamo anno- verare la serie di apparati deno- minati “Command Set”. Inizial- mente questa dizio
2、ne identifica- va tutti gli apparati destinati alla comunicazione tra mezzi mobili aeronautici sia della US Navy sia della US Air Force. Servivano a mantenere i contatti tra gli aerei in volo e tra aerei e la loro base. Successivamente, visto il succes- so e la diffusione, la dizione Com- mand Set i
3、dentific specialmen- te la serie SCR-274N (US Air For- ce) e la serie AN-ARC-5 (US Na- vy). Questi apparati, progettati ini- zialmente per la Navy verso la fi- ne degli anni 30, furono succes- sivamente adottati anche dalla Air Force ed ebbero una massic- cia diffusione. Furono prodotti migliaia di
4、apparati, circa 450.000 per il ricevitore in onde lunghe e circa 200.000 per le bande da 3 a 6 MHz e da 6 a 9,1 MHz mentre per la banda delle onde medie (due apparati) ne furono costruiti solo circa 80.000 in totale. Per quanto a mia co- noscenza, in Italia arrivarono principalmente apparati della s
5、erie SCR274N. Gli apparati AN- AR C-5, rispetto alla serie US Air Force avevano due apparati in pi, un ricevitore che copriva la banda marina da 1,5 a 3,0 MHz ed un trasmettitore con frequen- za da 2,1 a 3,0 MHz. Veniva inol- tre utilizzata una valvola differen- te come seconda amplificatrice di med
6、ia frequenza. Questi apparati differivano dalla maggioranza degli altri apparati di comunicazione per una parti- colarit, infatti non avevano il cambio di banda. Ogni appara- to era stato progettato ed ottimiz- zato per la copertura di una sola banda. Erano, per quei tempi, miniaturizzati, perch i r
7、icevitori misuravano 11 1/2 x 4 13/16 x 5 5/8 pollici (circa 33 x 12 x 14 cm) e pesavano 6 libbre (2,72 kg) ed i trasmettitori misuravano 12 3/4 x 5 x 7 1/16 pollici (circa 32 x 13 x 18 cm) e pesavano 9 libbre (4,08 kg). In questo spazio era contenuto un ricevitore a sei val- vole octal e lalimentaz
8、ione (a dy- namotor). I trasmettitori, comple- ti di accordatore di antenna, montavano quattro valvole di cui due di potenza. Vi era un solo modulatore per pi di un TX e conteneva un dynamotor con lalimentazione anche per i TX. La potenza di uscita era di circa 40W in CW e 15 W in AM con modulazione
9、 di placca al 100%. Tutti questi apparati venivano in- stallati in diversi tipi rack a secon- do del numero di ricevitori e tra- smettitori necessari e potevano essere controllati sia direttamen- te dalloperatore radio sia, a di- stanza, dal pilota. In questo caso la manovra della sintonia era tra-
10、mite cordina (tipo quella utilizza- ta nei vecchi contachilometri del- le automobili). Sui caccia erano normalmente installati un ricevi- tore ed un trasmettitore mentre sui bombardieri (B17, B24 e B29) erano installati tre ricevitori e due o tre trasmettitori per le comuni- cazioni tra aerei, oltre
11、, natural- mente, una stazione per lunghe distanze (ad esempio ART-13 e BC348). Rimasero in servizio fino alla fine della guerra di Corea ma si hanno notizie del loro uti- lizzo fino allinizio degli anni 60. La fig. 1 mostra linstallazione ti- pica di un bombardiere B29. La foto tratta da una pubbli
12、cazio- ne dellepoca. In totale il neces- sario per uninstallazione tipica, tra apparati, rack, comandi a di- Fig. 1 Rke 1/201672 stanza, commutatori di antenna, cavi ed altri componenti assom- mano ad oltre 100 parti diverse. Lo chassis ed il contenitore di tut- ti gli apparati era di alluminio stam
13、pato e, dove necessario, era assemblato con rivetti. Poteva es- sere verniciato con vernice nera raggrinzata ma anche senza nes- sun trattamento ossia alluminio nudo. I modelli US Navy avevano sempre la colorazione nera men- tre quelli dellUS Air Force pote- vano essere sia neri che color al- lumini
14、o. La costruzione era molto curata, il gruppo di bobine dellamplificazione RF e conver- sione era montato su zoccoli iso- lati con fogli di mica cos come le tre medie frequenze, i conden- satori di by-pass ed i trasforma- tori erano sistemati in barilotti si- gillati anche qui con fogli di mi- ca. T
15、utto congegnato in modo da semplificare leventuale ripara- zione. Il cablaggio era molto or- dinato con componenti fissati su basette anchesse di mica. Stra- namente, non cera un controllo automatico di volume (AVC) ma solo un comando manuale di sensibilit che fungeva anche da Fig. 2 Rke 1/201672 Fi
16、g. 3 Rke 1/201673 controllo di volume. Per avere unidea della qualit del montag- gio guardate fig. 2. Purtroppo non riesco pi a trovare i miei BC453 e BC454, perci dovrete accontentarvi di una foto “dan- nata” ricavata dalla migliore co- pia in mio possesso. I ricevitori potevano condividere la stes
17、sa antenna con un collega- mento in parallelo oppure utiliz- zare due o pi antenne diverse. In foto 1, nellangolo in alto a si- nistra del pannello frontale delle radio, si vede la connessione in parallelo tra BC454 e BC453. Dal manuale di servizio proviene il disegno di insieme di uninstal- lazione
18、 tipica (fig. 3), costituita da tre ricevitori, tre trasmettitori e tutti gli accessori necessari per un utilizzo remoto delle apparec- chiature. Il manuale riporta i pe- si di tutte le parti ed era perfino specificato il peso per piede (30,4 cm) della cordina di sinto- nia. Tutte queste informazion
19、i erano necessarie per calcolare il peso del sistema di comunicazio- ne aggiunto sullaereo. I ricevitori della serie SCR-274N Vi sono quattro ricevitori: il BC- 453 (0.19-0.55 MHz), il BC-454 (3-6 MHz), il BC-455 (6-9.1 MHz) ed il BC-946 (0.52-1.5 MHz). Lo schema e praticamente identico per i quattr
20、o modelli salvo, natu- ralmente, i diversi componenti necessari per operare sulle di- verse frequenze. Il ricevitore composto da una valvola amplificatrice a RF, 12SK7 (VT131), una mixer, 12K8 (VT132), due amplificatrici di media frequenza, 12SK7, una ri- velatrice ed oscillatrice BFO, 12SR7 (VT133)
21、 ed una amplifica- trice audio 12A6 (VT134). Per il BC453 la media frequenza era di 85 kHz, per il BC454 di 1415 kHz, per il BC455 di 2830 kHz e per il BC946 di 705 kHz. Questul- timo ricevitore fu sviluppato no- tevolmente dopo i primi tre, ecco perch la numerazione BC co- s diversa. Lalimentazione
22、 era a 28V corrente continua, i filamen- ti delle valvole erano, a due a due, posti in serie. La foto 4 mostra due ricevitori, BC-454 e BC-455. Alcuni ricevitori per le onde lun- ghe e medie, utilizzati come ap- parati di radio navigazione, furo- no prodotti con un doppio con- nettore di antenna, un
23、o per la normale antenna filare e laltro per il loop adatto alluso come radiogoniometro. In questo caso veniva utilizzata, come seconda amplificatrice di media frequen- za, una 12SF7 invece della 12SK7. Vi era inoltre, sul connet- tore frontale dellapparato, una connessione utilizzata dallappa- rato
24、 per la radio navigazione, che non presente negli appa- rati utilizzati per la comunicazio- ne. Le caratteristiche principali della serie SCR-274N sono riassunte nella tabella 1. I ricevitori della serie AN-AR C-5 Gli apparati della serie AN-AR C-5, pur essendo praticamente identici agli SCR-274N ,
25、avevano una numerazione diversa. La maggior differenza stava nella seconda valvola amplificatrice di medi frequenza che era sempre una 12SF7 sia che lapparato fos- se utilizzato come comunicazio- ne sia come radiogoniometro. Le caratteristiche principali sono sintetizzate nella tabella 2. Ho utilizz
26、ato, tanti anni fa, un BC453 come terza conversione in un ricevitore auto costruito con moduli Geloso. Ricordo che estraendo unastina dai coper- chietti delle medie frequenze a 85 kHz (allontanando cos i due avvolgimenti di cui era costruita) si migliorava la selettivit. Il ricevitore R23A, modello
27、adat- to alla radionavigazione, ha ca- ratteristiche di sensibilit e selet- tivit migliori dei corrispondenti ricevitori per comunicazione. Non ho trovato, nella documen- tazione in mio possesso, nessuna informazione su differenze co- struttive tra i due ricevitori. Le medie frequenze a 85 kHz sono
28、identiche nelle due serie, perci lunica spiegazione potrebbe es- sere che, durante la taratura, le astine delle tre medie frequenze vengano estratte solo per i rice- vitori dellR23A. I trasmettitori della serie SCR-274N Come per i ricevitori, anche i tra- smettitori avevano uno schema simile tra i v
29、ari modelli. Vi era un Modello Frequenza Media Freq. Sensibilit Selettivit 3dB Selettivit 10dB BC453 190-550 kHz 85 kHz 7 V 1,7 kHz 3,1 kHz BC454 3,0-6,0 MHz 1415 kHz 7 V 7,5 kHz 12,5 kHz BC455 6,0 - 9,1 MHz 2830 kHz 8 V 9,8 kHz 24,2 kHz BC946 0,52 - 1,5 MHz 239 kHz 8 V 2,9 kHz 4,9 kHz Tab. 1 Modell
30、o Frequenza Media Freq. Sensibilit Selettivit 3dB Selettivit 10dB R23-ARC-5 190-550 kHz 85 kHz 7 V 1,7 kHz 3,1 kHz R23A-ARC-5 190-550 kHz 85 kHz 5 V 1,1 kHz 2,2 kHz R24-ARC-5 0,52 - 1,5 MHz 239 kHz 8 V 2,9 kHz 4,9 kHz R25-ARC-5 1,5 - 3,0 MHz 705 kHz 6 V 3,9 kHz 6,4 kHz R26-ARC-5 3,0-6,0 MHz 1415 kHz
31、 7 V 7,5 kHz 12,5 kHz R27-ARC-5 6,0 - 9,1 MHz 2830 kHz 8 V 9,8 kHz 24,2 kHz Tab. 2 Fig. 4 Rke 1/201674 Modello Frequenza Potenza Ing. BC457 4.0 - 5,3 MHz 88 W BC458 5,3 - 7,0 MHz 90 W BC459 7.0 - 9,1 MHz 90 W BC696 3,0 - 4.0 MHz 88 W Tabella 3 Modello Frequenza Potenza Ing. T18 2,1 - 3 MHz 89 W T19
32、3,0 - 4.0 MHz 88 W T20 4.0 - 5,3 MHz 88 W T21 5,3 - 7,0 MHz 90 W T22 7.0 - 9,1 MHz 90 W Tabella 4 triodo oscillatore/ VFO, tipo 1626 (VT137), che pilotava due tetrodi amplificatrici di potenza, tipo 1625 (VT136, queste valvole era- no praticamente delle 807 con diverso zoccolo e diversa tensio- ne d
33、i filamento). Vi era inoltre, per il solo controllo della taratura della scala, un “occhio magico” tipo 1629 (VT138) per visualizza- re il battimento con un quarzo. Il variabile del VFO e dellamplifi- catore di potenza erano aggan- ciati in modo di assicurare la sin- tonia di tutti gli stadi. Anche
34、qui la qualit del materiale impiega- to era altissima. Le caratteristiche dei trasmettito- ri sono evidenziati nella tabella 3. I trasmettitori della serie AN-AR C-5 Non ho trovato differenze dai cor- rispondenti trasmettitori della se- rie SCR-274N a parte alcune co- perture di frequenza. Non esist
35、o- no i corrispettivi dei modelli T18 e T19 che coprivano una delle bande “marine” del tempo. Nella tabella 4 sono elencati i modelli di trasmettitori maggior- mente diffusi. Furono prodotti, in piccola serie e per impieghi spe- ciali, alcuni trasmettitori con di- verse coperture nello onde me- die,
36、 il T15 (0,5 - 0,8 MHz), il T16 (0,8- 1,3 MHz) ed il T17 (1,3 - 2,1 MHz). Anche i trasmettitori utilizzavano la connessione in parallelo dellantenna, in alcuni casi veni- va inserito, sulla connessione dantenna di un trasmettitore, un Fig. 5 - A sinistra, relay dantenna BC-442; sotto, BC-451; a dest
37、ra BC-450; sotto, modulatore BC- 456. Rke 1/201675 condensatore da 50 pF (inserito nel relay dantenna, BC-442/ RE-2). Gli accessori Il modulatore della serie SCR- 274N era identificato come BC- 456 mentre nella versione AN-AR C-5 come MD-7. E composto da un push-pull di due tubi amplifi- catori di p
38、otenza 1625 pilotati di- rettamente da un microfono a carbone, una valvola oscillatrice di bassa frequenza 12J5 (VT135) per la telegrafia modulata e da una valvola stabilizzatrice di ten- sione VR150 per le griglie delle due valvole di trasmissione. Il re- lay dantenna, BC-442 oppure RE-2, oltre a c
39、ommutare lanten- na in trasmissione aveva un am- perometro a radio frequenza per il controllo della corrente di an- tenna. Per lAN-ARC-5 vi era an- che un “antenna tuner” qualche volta denominato “loading coil”, il TN-6, che era semplicemente una bobina con prese utilizzata quando la frequenza di la
40、voro era bassa e lantenna a filo cor- ta. Ho visto, sul sito di un noto “sur- plussaro” laziale, qualche relay dantenna BC-442, ed erano an- ni che non vedevo materiale “Command Set” in vendita. I quadretti per uno, due o tre ri- cevitori (in ordine, BC-473, BC- 496 e BC-450), che venivano in- stall
41、ati in cabina avevano la sca- la sostituibile per adattarli alla frequenza dei ricevitori mentre il selettore dei trasmettitori selezio- nava solamente quale apparato usare, mentre la frequenza era fissata preventivamente dallope- ratore radio. In fig. 5 gli accessori, nellordine: relay dantenna BC-
42、442, com- mutatore trasmettitori BC-451, sintonia remota per tre ricevitori BC-450, modulatore BC- 456. Note finali Verso la fine del 1943, lUS Air Force, richiese un apparato VHF che potesse essere installato nei rack del sistema SCR-274N. Ini- zialmente i risultati non furono soddisfacenti e non f
43、u emesso al- cun ordine di produzione. Il pro- getto fu rilevato dalla US Navy e dopo una lunga messa a punto, alcuni apparati in VHF, da 100 a 160 MHz circa entrarono in ser- vizio. La struttura e le dimensioni, da informazioni ricavate da una copia del manuale di installazio- ne e servizio datato
44、1954, dove- vano essere simili agli apparati in MF e HF ed integrabili nel siste- ma AN-AR C-5. I primi apparati non ebbero mol- to successo, ma dopo la risolu- zione di ulteriori problemi, furo- no utilizzati dalla US Navy ed, in seguito, anche dallaviazione commerciale che, alla fine della guerra,
45、 si stava espandendo. Ri- masero in uso fino allinizio degli anni 60 (la fig. 8.55, pagine da 235 a 252 del manuale AN 16- 30ARC5 aggiornato al 15 dic. 1954 mostra lintegrazione dellapparato VHF nel sistema AN-ARC-5). La US Air Force impieg invece un sistema a quattro canali quar- zati, non integrat
46、o con lSCR274N, lSCR-522. Questo era frutto di un accordo di copia dellappa- rato VHF TR1143 della Royal Air Force, che gi, nei primi anni 40, si era orientata, per le comunica- zioni aeronautiche, sulluso di ta- li frequenze. Il TR1143 fu miglio- rato e divenne lSCR522 (la ver- sione inglese si chi
47、amava TR5043). Come per tutte le apparecchia- ture con lunga vita operativa, i “Command Set” subirono modi- fiche, miglioramenti e correzioni. Non sappiamo se i cambiamenti venissero effettuati anche sugli apparati in uso e non solo sugli apparati in produzione. Consul- tando diversi manuali ho anch
48、e trovato informazioni contraddito- rie, caratteristiche elettriche leg- germente differenti ed altre in- congruenze sicuramente frutto delle varie modifiche La documentazione del SCR- 274N e del AN-ARC-5 si trova fa- cilmente sul WEB; per i pigri, il sito di RadioKit ospita i manuali di installazione e servizio. La di- rectory “CommandSet”. Le foto dellarticolo provengono da un sito che dichiara le fotografie di libera riproduzione.