Standard_C-766_review_IT_2004.pdf

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1、11 Rke 4/2004 PMR Standard C766 diMarinoCenciePierluigiFelletti IW4BIFeIW4AA RICETRASMISSIONE Introduzione Lacquistodialcuniinteressan- ti e robusti apparati PMR ci ha spinto a occuparci nuovamente dellargomento Private Mobile Radio, in forma abbreviata PMR. Presentiamoorainquestoartico- lounapparat

2、oUHFperusocivile dellaStandard,ilC766.Importa- toinItaliaventiepiannifadalla NOV.EL di Milano, ebbe larghis- sima diffusione in ambito civile. Per,nonostantequesto,nonab- biamotrovatonel“mare”diInter- netnessunaindicazionesucome modificarlo per utilizzarlo poi sulle bande amatoriali. Poco male, graz

3、ie alla disponibilit e alla cortesia dellamico Pierpao- lo Burioli I4BTK abbiamo potuto portare tale apparato sulla ban- da amatoriale dei 433 MHz. E ora, in questo articolo, illustrere- mo tali modifiche a beneficio di tuttiipossessoriditaleapparato. Caratteristiche generali Il C766 un apparato PMR

4、 a stato solido con PLL sintetizzato per la banda civile UHF. Pu operare da 406 a 420 MHz e da 450 fino a 512 MHz. Per ogni esemplarelesattabandadilavo- ro indicata con la lettera F + numero. I valori possibili sono i seguen- ti: F1 = 406-420 MHz, F3 = 450-470 MHz, F4 = 470-490 MHz, F5 = 490-512 MHz

5、. PergliapparatiimportatiinIta- lia il valore pi comune F3. Questa indicazione scritta in una etichetta di colore grigio chiaro affissa nel fianco dellap- parato, lato microfono, sotto il coperchio superiore (guardare quale cifra cerchiata). Quindi, per leggerla, occorre rimuovere il coperchio super

6、iore. La cana- lizzazionea25kHzeicanalidi- sponibili sono 4. Vedremo poi come, con una semplice modifi- ca, sia possibile raddoppiare tale numero e disporre quindi di 8 canali. Lapparato dispone di un altoparlante entrocontenuto con impedenza tipica di 8 ohm, posto sul frontale di fianco alle manopo

7、le.Rispettoagliapparati PMRdellaserieMX,laltoparlan- te entrocontenuto assai como- do. Oltretutto la potenza erogata dallostadiofinalediBFdicirca 4W,valorechedovrebberisulta- re adeguato anche per abitacoli moltorumorosi.Pergliesemplari importati in Italia letichetta con lindicazione precisa del mod

8、el- lo rivettata sullaletta di raffred- damento situata nel retro dellapparato. Dopo lindicazio- nedelmodello(C766)cisonoal- cune lettere. Vediamone il signi- ficato. Prima lettera: L = versione per il mercato giapponese e/o americano; N=versioneperilmercatoeu- ropeo. Standard C766 + microfono 12 Rk

9、e 4/2004 Seconda lettera: A = potenza RF 10 W; B = potenza RF 25 W. Terza lettera (opzionale): C = a norme CEPT (omologa- zione del Ministero PP.TT.). I modelli che abbiamo modifi- cato erano tutti C766NAC in banda F3. Il ricevitore un supereterodi- na a doppia conversione, prima IFa21,4MHzesecondaI

10、Fa455 kHz.Lasensibilitdi0,4?Vper 20 dB S/N o 0,3 ?V per 12 dB SI- NAD (ovviamente entro la ban- da di lavoro). Valori buoni an- che ai nostri giorni. I comandi posti sul frontale sono assai sem- plici. Osservando la prima foto notiamo da sinistra verso destra: la manopola di accensione e re- golazio

11、ne del volume (OFF/VO- LUME); la manopola di squelch (SQUELCH); la manopola del selettoredicanale(CHANNEL). Sopraquestetremanopoleab- biamo invece: un interruttore a levetta per attivare il tone squelch opzionale (MONI- TOR/MUTE); un LED rosso che si accende quando si va in tra- smissione; un LED gi

12、allo per in- dicare che la radio ha ricevuto un messaggio (solo se nella scheda del tone squelch instal- lato anche il circuito CALL); una finestrella per indicare il canale selezionato (1, 2, 3 o 4). Lapparato veniva fornito com- pletodimicrofonoediunarobu- sta staffa per il montaggio sopra o sotto

13、 il cruscotto. Notare che il contenitoremetallicoechenon visonospigolivivinmanopoleo interruttori sporgenti, segno evi- dente che il progettista ha voluto realizzare un apparato robustis- simo per uso mobile e ridurre al minimo i danni causati da urti o colpi. E in effetti, una ventina di anni fa, n

14、egli Stati Uniti dAmeri- ca lomologazione per uso mobi- leprevedevapropriocaratteristi- chediquestotipo.Arichiestaera disponibile anche il circuito di tone squelch (CTCSS) SR-C TN14,vederefigura1.Poichin ambito amatoriale, il tone squelch non molto usato e pro- babilmente pochi esemplari di C766 han

15、no questa scheda in- stallata, nel caso fosse presente rimuoverla seguendo le istruzio- ni del paragrafo la scheda del tone squelch. In conclusione, rispetto ai PMR della serie MX presentati su RadioKit Elettronica lo scorso anno 2003, il C766 ha i seguenti vantaggi: altoparlante entro- contenuto; c

16、ontrollo di squelch esterno;filtriaelicainricezione. Presenta per i seguenti svan- taggi: serie pi datata/vecchia rispetto alla serie MX; solo 4 ca- nali (8 con una semplice modifi- ca); modifiche pi impegnative nei circuiti radio per portare il C766 in banda amatoriale. Prove preliminari Primadipro

17、cedereallemodifi- chebeneverificarechelesem- plare acquistato funzioni cos com. Collegare il cavo di ali- mentazione a un alimentatore stabilizzato da 12/13 Vcc, poi collegare luscita del C766 a un carico fittizio in grado di dissipa- re almeno una diecina di Watt. Smontare ora il coperchio supe- ri

18、ore: nella fiancata lato microfo- no, oltre alla banda di lavoro scritta sulletichetta grigia, do- vrebbe esserci unaltra etichetta, pi grande, con lindicazione delle frequenze di ricezione e di trasmissione canale per canale. In mancanza di tale etichetta, possiamo misurare le frequenze di trasmiss

19、ione dellapparato con un frequenzimetro oppure possiamo calcolare le frequenze di trasmissione e anche di rice- zione,programmateasuotempo nellesemplare in nostro posses- so, usando la formula spiegata nel paragrafo Calcolo delle Frequenze (leggere prima il pa- ragrafo la Matrice a Diodi). Ri- monta

20、re ora il coperchio supe- riore. Per misurare la potenza RF erogata, possiamo usare per esempio il wattmetro passante modello 43 della Bird Corpora- tion. Se il nostro esemplare un C766NAC dovr erogare circa 10 W. Fosse invece un C766NB dovr erogare circa 25 W. Con- trollare, finch acceso, anche vol

21、ume, squelch e selettore ro- tantedeicanali.Setuttoaposto possiamo procedere, altrimenti occorrer ripararlo o farselo so- stituire. Fig. 1 13 Rke 4/2004 La matrice a diodi La frequenza dei 4 canali va impostata mediante una matrice a diodi che si trova sotto il coper- chio superiore, vedere la foto

22、2. In ambito civile ovviamente era linstallatore qualificato a effet- tuare tale operazione. In ambito amatoriale invece sar il posses- soreditalePMRaeffettuareque- staoperazione.Vediamocomesi deve procedere. Nella basetta vi sono ben 8 file orizzontali di dio- di, ciascuna fila composta da 13 diodi

23、. Le prime 4 file (lato aletta di raffreddamento) sono per i canali di trasmissione, le successive 4 (lato manopole) sono per i canali di ricezione. Non c possibilit di sbagliarsi poichlaserigrafiasullostampa- to chiarissima. Osservare la disposizione dei diodi della matrice nel seguente specchietto

24、 (d=diodo): Come si vede, il diodo pi vici- no alle scritte serigrafate il dio- do numero 13, quello pi lonta- no il numero 1. Per impostare la frequenza de- siderata, canale per canale, oc- corre calcolare un certo numero N che poi, convertito in binario, ci dir quali diodi vanno tagliati equalidio

25、divannolasciaticolle- gati, tenendo presente che 1 = DIODO INSERITO e 0 = DIODO TAGLIATO. Questa la formula da usare: N = ( ( fD - 21,4 ) / 4 - K ) * 160 Ove fD la frequenza deside- rata in MHz, 21,4 la prima IF del ricevitore sempre in MHz e la costante K assume i seguenti va- lori: 85,35 se F1, 96

26、,35 se F3, 101,35 se F4, 106,35 se F5. Poich in genere abbiamo il valore F3, la formula diventa: N=(fD-21,4)/4-96,35)*160 Per esempio, con fD = 460,500 MHzotteniamo N = 2148. Con fD = 433,375 MHz otte- niamo N = 1063. Precisiamo che N un numero intero formato da 4 cifre la prima delle quali, ossia l

27、a cifra delle migliaia, pu essere solo 1 o 2. Quindi N pu andare da 1000 a 2999. Un eventuale valore diver- so non valido. La prima cifra, quella delle mi- gliaia, va interpretata cos: 1 = diodo inserito, 2 = diodo tagliato, quindi 0, e si riferisce al diodo numero 13. Le successive tre cifre del nu

28、mero N vanno convertiteinbinarioaunaauna. Basta usare la seguente tabelli- na: Foto 2 - Matrice a diodi TxCH1d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 TxCH2d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 TxCH3d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 TxCH4d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 RxCH1d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 RxCH2d13d12d11d1

29、0d9d8d7d6d5d4d3d2d1 RxCH3d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 RxCH4d13d12d11d10d9d8d7d6d5d4d3d2d1 cifraBINARIO 0=0000 1=0001 2=0010 3=0011 4=0100 5=0101 6=0110 7=0111 8=1000 9=1001 Quindi con N = 2148 abbia- mo: 2148 0 0001 0100 1000 mentre con N = 1063 abbia- mo: 1063 1 0000 01100011 Riassumendo: la cifr

30、a delle mi- gliaia corrisponde al diodo nu- mero 13 e solo a questo, mentre le successive 3 cifre del numero N corrispondono ciascuna a 4 diodi. Quindi si passa dal diodo numero12finoaldiodonumero1. Dove c 0-zero taglieremo con le tronchesine il corrispondente diodo della fila del canale pre- 14 Rke

31、 4/2004 Fig. 2 - Parte superiore Standard C766Fig. 3 - Parte inferiore Standard C766 15 Rke 4/2004 scelto. Dove invece c 1-uno, il diodo va lasciato collegato o in- serito. Se fosse tagliato, occorre- r usare uno stagnatore da 16 W per inserire di nuovo il diodo nel circuito della matrice. Notare ch

32、e tutti i diodi di questa matrice sono montati in posizione verti- caleproprioperfacilitarequeste operazioni di taglio o saldatura. InconclusionequestonumeroN, che va calcolato con la formula indicata, ci dice quali diodi van- no tagliati e quali diodi vanno la- sciati inseriti nella scheda di quest

33、a matrice per avere la fre- quenza desiderata, sia per il ca- nale di trasmissione che per quello di ricezione. Nientepaura,ancheperquesti PMR abbiamo scritto un pro- grammino DOS in linguaggio Basic che fa tutti questi calcoli. Bastascaricaredalsito http:/www.edizionicec.it bot- tone AREA DOWNLOAD

34、il file C766.ZIP, scompattarlo in una cartella o directory e poi scrivere nel file C766N.TXT le frequenze che desideriamo impostare. Nel file di uscita C766N.OUT avrete le indicazioni, fila per fila, dei diodi che vanno tagliati o lasciati collegati/inseriti. Bene, fatto questo, abbiamo solo detto a

35、l PLL del C766 su quale frequenza vogliamo ope- rare. In altri termini, abbiamo modificato solo la parte digitale. Orabisognariallineareoritarare i circuiti radio, sia in ricezione che in trasmissione. Questa ope- razione pi complessa. Se si imposta con la matrice a diodi la frequenza, poniamo, di 4

36、33,375 MHz il PLL del C766 funziona ma il ricevitore diventa sordo. Il motivo? La banda F3 va da 450 a 470 MHz e, senza modifiche ai componenti, ossia solo seguen- do la procedura di taratura e/o allineamento del service manual ufficiale della Standard, si pu arrivare fino a 441 MHz circa. Per scend

37、ere ancora pi in bas- so, nella banda amatoriale dei 70 cm, occorre modificare i filtri a elica dello stadio dingresso del ricevitore. I filtri a elica Nella foto 4 vediamo i 2 filtri a elica dello stadio dingresso del ricevitore completi del loro schermo. Nella foto 3 invece ve- diamo questi filtri

38、 privi del loro schermo. Bisogna allungare di mezza spira le 4 eliche di questi 2 filtri. Notare che abbiamo par- lato di eliche e non di bobine poich gli avvolgimenti di questi 2 filtri sono appunto delle eliche: infatti questi avvolgimenti sono collegati al circuito solo nella parte inferiore lato

39、 stampato, la sommit libera. Laccoppia- mento fra le 2 eliche di ogni filtro fatto tramite il foro della parete divisoria dello schermo. Sopra una punta da trapano da 10 mm avvolgere2spirecompletedifilo argentato da 0,5 mm di diame- tro,poitagliareametognispira inmododaottenere4mezzespi- re, cio 4 s

40、emi-anelli. A questo punto, per poter allungare le 4 eliche dei 2 filtri del ricevitore, occorre dissaldare gli schermi. Attenzione: non perdete le mollette dacciaio poste sulla sommit di questi 2 schermi poi- ch servono per collegare a massa le capacit realizzate con la vite di alluminio al- loggia

41、taallinterno di ogni elica. Ogni schermo fissato con 6 punti di sal- datura allo stam- pato lato rame e 1 punto di saldatura sopra, lato compo- nenti. Saldare a stagno ogni mezza spira alla parte ter- minale di ogni pic- cola elica di questi filtri. Il supporto di queste piccole eliche,dicoloregrigi

42、oopaco,ha gi una scanalatura o solco pre- disposto, quindi non difficile: basta tenere ferma la mezza spi- ra con un paio di pinzette e poi saldare con uno stagnatore da 16 W. Fatto questo, occorre infi- laredinuovoglischermisoprale eliche, saldarli allo stampato e poi riposizionare le mollette dacc

43、iaio. Bene, a questo punto la modifica pi impegnativa terminata. Per concludere que- sto paragrafo, due parole su questifiltri.Perchfiltrielicoidali nellostadiodingressoRX? Sono filtri molto stretti (fattore di merito elevato) e quindi molto efficaci nella reiezione dei segnali forti adiacenti. Purt

44、roppo per sono filtri di notevoli dimensioni, per cui nelle radio moderne non vengono pi utilizzati. Calcolo delle frequenze La formula esposta nel para- grafo la matrice a diodi pu es- sere considerata una equazione in cui il valore incognito non pi il numero N ma la frequenza desiderata fD. In eff

45、etti, per co- noscere il numero N di un C766 usato,ossiagiimpiegatoinam- bitocivile,bastaosservarelama- trice a diodi e convertire la se- quenza binaria cos ricavata nel numero N, seguendo le indica- zioni esposte nel paragrafo la matrice a diodi. Per esempio, se abbiamo 0 0001 0100 1000 (binario) o

46、tteniamo 2148 quindi N = 2148. Applicando la formula: fD=(0,025*N)+(4*K)+21,4 calcoliamo la nostra incognita fD, che appunto la frequenza desiderata, cio in questo caso la frequenza impostata nel C766 usato. ConN=2148eK=96,35(F3) otteniamo fD = 460,500 MHz. Attenzione: eventuali canali NON programma

47、ti sono facil- mente riconoscibili. Infatti tutti i diodi sono collegati o inseriti nel Foto 3 16 Rke 4/2004 circuito della matrice. La sequenza binaria 1 1111 1111 1111 ma con questo valore (non ge- stito) il PLL non aggancia. Curiosamente, la sequenza bi- nariaopposta,0000000000000 = tutti i diodi

48、 scollegati (tagliati), cui corrisponde il numero N = 2000, programma la frequenza di 456,800 MHz (centro banda del PLL). Attenzione:comesivedenella foto 2), tra le file dei diodi e il connettore bianco vi sono 4 + 4 fori disposti in diagonale. Cia- scuno di questi fori collegato, tramite una pista

49、di rame, a una fila di diodi. Per un canale che ha frequenza di trasmissione uguale alla frequenza di ricezio- ne (isofrequenza) possibile programmare una sola fila di diodi: basta collegare la fila del canale Tx con la corrispondente fila del canale Rx inserendo un ponticello nei corrispondenti fori. Poich per i nostri scopi questo non serve, tagliare even- tuali ponticelli presenti. Poich N un numero intero compreso fra 1.000 e 2.999, ap- plicando la formula appena esposta, facile constatare che con N = 1000 il PLL operer a 431,800 MHz (limite inferior

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